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I RILIEVI
Il Molise è la più piccola regione italiana dopo la Valle d'Aosta. Il suo territorio è occupato quasi interamente da rilievi di diversa grandezza che dalla parte più interna della regione si sviluppano fino a giungere molto vicini alla costa. In Molise si innalzano le cime dell'Appennino Sannita, che si snoda attraverso una serie di massicci di origine calcarea. Da nord verso sud si incontrano i monti della Meta che raggiungono i 2241 metri d'altezza e segnano il confine con l'Abruzzo e il Lazio; poi si trovano il gruppo delle Mainarde e i monti del Matese che separano la regione dalla Campania e hanno la loro cima maggiore nel monte Miletto (2050 metri).
In questa parte del Molise si incontra un paesaggio brullo e roccioso a causa del disboscamento e della presenza di rocce calcaree friabili e per questo motivo soggette all'erosione dei diversi agenti atmosferici.
Come è avvenuto anche in altre zone della penisola, in Molise, non essendoci lo spazio necessario per l'agricoltura, l'uomo ha abbattuto un gran numero di alberi per ricavare campi e pascoli: con il tempo quindi il paesaggio si è trasformato e la regione è diventata aspra, anche se sul suo territorio non si trovano cime molto elevate e rocciose, come invece in Abruzzo. Per tutti questi motivi il territorio del Molise è costantemente esposto al rischio delle frane. Di fronte ai rilievi appenninici, procedendo verso il mare, si estende la zona collinare, con rilievi dolci e tondeggianti che arrivano fino quasi alla costa. Anche in questa fascia il terreno è argilloso, facilmente soggetto all'erosione e alle frane.
LA PIANURA COSTIERA
In Molise la zona pianeggiante è ridotta a una sottile fascia costiera, il cui aspetto non differisce molto da quello del resto della regione, con rocce aspre disseminate un po' ovunque. Il litorale adriatico su cui si affaccia la pianura è quasi completamente lineare e lungo appena 38 chilometri.
Le spiagge sono in genere basse e sabbiose, con un unico promontorio all'altezza di Termoli che interrompe la loro regolarità e rappresenta il solo porto di una certa importanza. Un tempo, lungo queste coste si trovavano diverse zone paludose, risultato della presenza di dune di sabbia che impedivano ai corsi d'acqua di raggiungere il mare, facendo ristagnare le loro acque. Oggi tali problemi non esistono più grazie alle notevoli opere di bonifica effettuate.
I FIUMI
I fiumi del Molise scorrono lungo due versanti, quello adriatico e quello tirrenico. Fra i corsi d'acqua che sfociano nell' Adriatico si trovano il Trigno, che per diversi chilometri segna il confine con l'Abruzzo, il Biferno, che nasce dal Matese e forma l'unica vallata di una certa importanza della regione, e il Fortore, che scorre fra Molise e Puglia. Invece gli altri fiumi che vanno a finire nel Tirreno, come il Tammaro e il Volturno, attraversano la regione solo per un breve tratto. In generale, dal momento che sulle cime montuose sono assenti ghiacciai, la portata dei fiumi del Molise dipende direttamente dalle piogge e dalle stagioni: il loro aspetto, quindi, è quello dei torrenti che hanno piene improvvise durante le stagioni piovose e sono secchi nei mesi più caldi. >BR>IL CLIMA
In Molise si incontrano due tipi di cl ima a seconda della fascia di territorio considerata. Nella parte più interna è continentale, cioè presenta estati calde e inverni freddi, con frequenti e abbondanti precipitazioni sia piovose che nevose. In particolare in alcune zone dell' Appennino, la neve rimane molto a lungo creando le condizioni di isolamento in alcuni territori. Sempre all'interno della regione sono molto forti e frequenti i venti. Lungo la costa, invece, il clima è più mite e di tipo mediterraneo: le estati sono calde, ma nei mesi freddi la temperatura si mantiene mite.
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