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I MONTI - Il territorio della Basilicata è in buona parte occupato da rilievi montuosi di scarsa elevazione che appartengono alla catena degli Appennini. Le cime, che si mantengono al di sotto dei 2300 metri di altezza, offrono paesaggi molto differenti fra loro: verso la zona di Potenza si elevano montagne di roccia calcarea dall'aspetto spoglio, mentre nella parte più meridionale, avvicinandosi alla Calabria, si incontrano versanti molto verdi e rigogliosi. Fra le vette più importanti spiccano il monte Raparo, il Santa Croce, il Volturino, il Sirino e il Pollino che è posto al confine con la Calabria e che con i suoi 2248 metri è il più alto della regione. Nella parte settentrionale della Basilicata si trova, poi, il monte Vulture, un antico vulcano ormai spento, che in passato fu molto attivo. Le colate di lava uscite durante le sue eruzioni sono ancora visibili sulle alture circostanti, e i vecchi crateri oggi sono occupati dai laghetti di Monticchio. 

LE COLLINE, I CALANCHI E LE GRAVINE - L'Appennino lucano degradando lascia il posto alle colline che occupano la maggior parte del territorio della Basilicata. Il loro aspetto è simile in diverse parti della regione: quasi ovunque si presentano aride, desolate, difficili da coltivare a causa del terreno argilloso e friabile che l'acqua erode con facilità. A causa di queste caratteristiche sono molto diffusi i calanchi e le gravine: i primi, numerosi soprattutto specie nella parte orientale della regione, sono profondi solchi provocati dai fiumi che penetrano nel terreno senza trovare resistenza e scavano la superficie; le gravine sono crepacci lunghi e tortuosi formati sempre dai corsi d'acqua che segnano il terreno. 

LA PIANURA - La pianura più estesa della regione è il Metaponto e si trova lungo la costa ionica. Il suo nome deriva da quello di un'antica città di origine greca che sorgeva in questa zona. Il Metaponto è una pianura alluvionale, formata dai detriti trascinati a valle dai fiumi nei periodi di piena. Si trova tra i fiumi Bradano e Sinni e si estende per circa 30 chilometri. Oggi, grazie alle bonifiche, è fertile e produttiva, ma fino a qualche tempo fa era un terreno paludoso, dove l'uomo non riusciva a vivere. Non solo, come molte zone dove un tempo le acque ristagnavano, era un ambiente malsano a causa della presenza di un particolare tipo di zanzara che provocava la malaria. I FIUMI In Basilicata si possono trovare diversi fiumi , ma tutti a carattere torrentizio cioè soggetti a piene improvvise nei periodi d'intensa pioggia e a interi periodi di siccità nei mesi più caldi. In genere questi corsi d'acqua, nella parte iniziale del loro percorso, attraversano le strette valli dell'Appennino lucano, strappando con forza materiale alle rocce e al terreno. Poi in alcuni tratti lungo il loro corso si allargano, formando curve e meandri dove depositano i detriti di cui sono ricchi. In passato tali detriti riempivano il letto del fiume in prossimità delle foci , fino a far ristagnare l'acqua, formando delle paludi che ora sono state in gran parte bonificate, l fiumi di maggior rilievo sono l'Ofanto, che segna per alcuni tratti la linea di confine con la Campania e la Puglia e sfocia nell'Adriatico, il Bradano, il Basento, il Cavane, l'Agri e il Sinni che si gettano invece nello Ionio. 

I LAGHI - In questa regione si trovano numerosi laghi artificiali formati da imponenti dighe costruite lungo il corso dei fiumi : il lago di San Giuliano è nato dallo sbarramento del Bradano, mentre quello di Petrusillo dallo sbarramento dell'Agri, Fra i bacini naturali ci sono invece i piccoli laghetti di Monticchio, di origine vulcanica, situati sul ponte Vulture. 

LE COSTE La Basilicata si affaccia solo per pochi chilometri al mare. La costa tirrenica si affaccia sul Golfo di Policastro con un profilo movimentato, ricco di baie e promontori rocciosi che, cadendo a picco sul mare, lasciano spazio solo a qualche piccola spiaggia. Il litorale ionico, lungo circa 30 chilometri, corrisponde alla pianura metapontina ed è, quindi, lineare, con spiagge sabbiose, segnate solamente dalle foci dei fiumi. 

IL CLIMA - In prossimità del mare il clima è mite e confortevole, le estati sono fresche e gli inverni non troppo freddi. Inoltre l'umidità che sale dall'acqua si trasforma in piogge benefiche per l'attività agricola. Sulle rive dello Ionio, invece, la presenza del forte scirocco, un vento caldo e umido proveniente dall' Africa, cancella l'influenza mitigatrice del mare e rende le estati molto afose. Sulle alture la temperatura si mantiene bassa anche nei periodi più caldi e i venti sono presenti tutto l'anno.

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