Provincia di Matera
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L’età classica Matera è una città antichissima considerato che il suo territorio è stato abitato senza soluzione di continuità dal Paleolitico fino ai nostri giorni: al Paleolitico risalgono alcuni insediamenti mentre nel Neolitico sorsero i villaggi agricoli organizzati nel Materano e nel Melfese. Dall'Eneolitico all'Età del Bronzo la regione divenne un importante centro di collegamento tra le popolazioni dello Jonio e del Tirreno e nel VIII secolo a.C. coloni greci approdarono sulle rive lucane dello Jonio, dando vita a quella fiorente civiltà che passerà alla storia come Magna Grecia.
I Lucani intanto si insediano nelle zone più interne poi, spinti dalla ricerca di nuove terre da coltivare, attaccano le colonie greche della costa ionica mentre i Romani in continua espansione si spingono in Lucania. I Lucani non volendosi sottomettere al dominio romano si alleano con i Sanniti e la colonia greca di Taranto contro i Romani. Intanto nel 291 a.C. Venusia (oggi Venosa) diventa la prima colonia romana in terra lucana. Il 280 a.C. vede la fine storica della civiltà della Magna Grecia. Nel II secolo a.C. la Lucania è sotto il dominio di Roma. Intanto i Lucani, popolo fiero e guerriero, si ribellano a Roma che impone il latifondo e subiscono la disfatta. Dal 27 a.C. al 14 d.C., sotto l'Impero di Augusto, la Lucania viene divisa in due e accorpata all'Apulia, Regio II, e al Brutium, Regio III. Alla fine del III secolo Diocleziano la riunisce accorpandola al solo Brutium. Durante l'età classica, prima greca e poi romana, Matera subisce l'iniziativa dei popoli che giungono alternativamente da Settentrione o dalla costa.
Il Medioevo
Con la decadenza dell'Impero Romano d'Occidente la regione, nel Medioevo, torna nel più profondo isolamento che ne distrugge la già povera economia. Successivamente la Lucania viene annessa al Ducato di Benevento mentre i Saraceni, con le loro incursioni, costringevano le popolazioni lucane ad arroccarsi sulle montagne e sulle colline. Tra l'VIII e ilIX secolo Matera viene annessa al Ducato di Benevento mentre il resto della regione passa sotto il dominio bizantino. I Normanni conquistano la Lucania facendone, tra l'XI e il XII secolo, il centro della vita politica italiana. Melfi nel 1059 è capitale del Regno normanno. Finito il dominio normanno, Svevi e Angioini si contendono la Lucania e l'Italia meridionale. Durante il feudalesimo nascono in Lucania molte signorie ed iniziano sanguinose ribellioni dei contadini contro i baroni che sfruttano le terre costringendo alla fame il popolo. Nel 1707 l'esercito austro-sabaudo occupa la Lucania che passa a Carlo VI di Austria. Con la pace di Aquisgrana il potere ritorna ai Borboni.
L’Ottocento e il Novecento
L'Ottocento a Matera è centrato in gran parte sulla questione della ripartizione ai privati delle terre demaniali e confiscate ai baroni ed alle chiese, che però viene effettuata molto lentamente e provoca numerosi contrasti. Tra il 1861 e il 1868 tutta la regione è interessata al fenomeno del brigantaggio, ribellione al potere generata dalla estrema indigenza in cui tutto il popolo versava e successivamente a causa della povertà che ha raggiunto livelli inaccettabili, comincia l’emigrazione. Nel 1943 Matera è la prima provincia del meridione a ribellarsi all'occupazione nazifascista. Finita la guerra diventa poi necessario affrontare il problema dei Sassi di Matera che, mentre alla fine del 1700 erano un esempio di integrazione perfetta fra l'uomo e l'ambiente, successivamente a causa del grande degrado subito negli ultimi due secoli e per il sovrappopolamento, erano divenuti malsani tanto da essere portati all'appellativo di "vergogna nazionale". Diventano una sorta di ghetto contadino dove le condizioni sociali si fanno sempre più difficili. Nel 1952 una legge dello Stato decreta lo sfollamento dei rioni Sassi. Nel 1986 lo Stato finanzia con una legge il risanamento dei Sassi di Matera e la costruzione di nuovi quartieri residenziali che avrebbero costituito la città nuova nella quale far confluire le persone che abitavano le case-grotta. Agli inizi del 1994 l'UNESCO dichiara i Sassi di Matera “patrimonio dell'umanità da tramandare alle generazioni future” e li annovera tra i territori sotto la sua tutela.
MARE
La provincia di Matera è composta da una zona collinare ,collina materana, ed una pianeggiante, Metapontino, bagnata dal Mar Ionio. Questo luogo è reso celebre dai bellissimi “sassi” di Matera: un insieme di case e palazzi abitati fino alla metà del secolo scorso che sono stati costruiti scavando nella roccia. Le molte chiese, costruite allo stesso modo, costituiscono un patrimonio artistico immenso tanto che l’intera zona è stata dichiarata dall’ UNESCO Patrimonio Mondiale dell’ Umanità. Procedendo verso la costa passiamo dai parchi protetti, come quello delle Piccoli Dolomiti Lucane, alle spiagge lucane lungo le rive del Mar Ionio, che sono i luoghi dove si è sviluppata la civiltà della Magna Grecia e si sono rivelate una grande risorsa per il turismo. C’è poi l’oasi wwf della costa del Bosco Pantano di Poliroco in cui si fondo il verde dei boschi, il bianco della sabbia e l’azzurro delle acque e del cielo. Il litorale è quasi del tutto incontaminato. Per un tratto di pochi chilometri, nel Golfo di Policastro, la montagna calcarea lucana incontra il Mar Tirreno, creando un paesaggio di straordinaria suggestione, con pareti a strapiombo sul mare, piccole insenature con spiagge di ghiaia, sabbia finissima e promontori rocciosi che il mare periodicamente isola dalla terraferma. I fondali marini, profondi e incontaminati, sono l'ideale per gli amanti delle escursioni subacquee. In questo paesaggio fantastico, bagnato da uno dei mari più puliti d'Italia (Maratea è dotata di depuratori all'avanguardia in Europa), non mancano miriadi di piccole cale raggiungibili solo dal mare, o le stazioni balneari attrezzate per i turisti più esigenti, quali Acquafredda, Fiumicello, Santavenere, Porto, Marina e Castrocucco.