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Provincia di Firenze

Provincia di Firenze : mare, collina, montagna, arte, storia cultura, dove dormire, dove mangiare. Organizza la tua vacanza attraverso le visite virtuali del territorio ed ottieni informazioni certe e dettagliate sulle strutture ricettive presenti nella Provincia di Firenze

Dove mangiare in Provincia di Firenze

Dove dormire in Provincia di Firenze

Cosa Visitare Provincia di Firenze

Campagna fiorentinaLa campagna fiorentina è varietà di paesaggio, dalle colline morbide ai crinali più forti dell'Appennino. E lo specchio fatto natura delle pitture rinascimentali che i musei cittadini custodiscono. Tutto è figlio, nella sua forte carica coreografica che ne ha fatto cartoline universali, della tradizione agricola mezzadrile che nei secoli ha diffuso e si è fatta forte della cultura del podere tanto distante dalle atmosfere dei latifondi. La cura mezzadrile della casa, dell'orto e dei cortili ha modellato negli anni la campagna punteggiandola di coloniche, di cipressi e alberi da frutto. L'esistenza di grandi casati ha inciso altrettanto sul territorio. Per consolidare la presenza nella propria terra natale, illustri famiglie come i Medici investirono molte risorse realizzando superbe architetture e fortificazioni: castelli, ville e palazzi. Altrettanto importante è stata la fase storica dei liberi comuni che, attorno al XII secolo, insieme alle associazioni di arti e mestieri, tradussero l'autonomia culturale, sociale ed economica in vitalità architettonica tuttora visibile. L'assenza di agricoltura intensiva e di veri poli industriali ci ha consegnato una provincia con un'integrità del paesaggio e degli abitati unica, ideale per verificare quella qualità della vita e quel gusto del bello a volte difficile da tradurre in veri consigli da guida turistica, ma sicuramente palpabile durante ogni visita. Il corso dei , fiumi rappresenta un ottimo conduttore per addentrarsi nel territorio; e così, grazie a Sieve, Arno, Pesa ed Elsa, si raggiungono i cuori pulsanti del Mugello, del Valdarno, della Val di Pesa e della Valdelsa. I Monti del Chianti e la Riserva naturale di Vallombrosa completano poi l'opera permettendo di apprezzare l'alternarsi dei paesaggi collinari, agricoli e montani. Il Mugello, circa 20 km a nord di Firenze, è una verde vallata ricca di storia grazie al particolare valore strategico ed economico rivestito nel 1300 per il vicino capoluogo; lo testimoniano tanti importanti edifici storici, laici e religiosi. Dal Valdarno a Vallombrosa è un continuo e piacevole saliscendi che permette di apprezzare da vicino borghi accoglienti come il medievale Pélago e maestose abbazie come quella di Vallombrosa. A rallegrare la visita, ìe curve della Consuma e i pregiati vini del Chianti Rufina. Scendendo verso sud, l'esperienza del Chianti nel coccolare i turisti è ormai cosa appurata. e paesi come Greve in Chianti. I'lmpruneta, Montespertoli sono delle solide conferme. Spostandosi piu a sud-ovest il territorio della Valdelsa non delude le aspettative, proponendo la visita della pieve di S. Giovanni Evangelista a Monterappoli e del Santuario di S.Verdiana a Castelfiorentino. Il bel borgo medievale di Certaldo, il superbo castello di Oliveto e l'importante convento di S.Vivaldo concludono le proposte di questa serie di itinerari attorno alla città di Firenze. Insieme a tanta cultura, storia e tradizione, la provincia di Firenze sa darci anche l'amabilità della sua gente verace: nei vicoli dei paesini e nei piccoli bar di campagna si custodiscono spesso storie curiose tutte da scoprire.



VALLOMBROSA E IL VALDARNO

Fiume Sieve VallombrosaMeta a est di Firenze è Vallombrosa, partendo da BAGNO A RIPOLI, noto per il suo Palio delle Contrade. Si passa da PONTASSIEVE (1 08 m), centro commerciale e agricolo il cui nome deriva dal ponte mediceo sul fiume Sieve. Oltre il fiume, dopo circa I km, si sale dolcemente a destra sulla SS 70 circondati da un caldo paesaggio agricolo di casolari, viti e olivi. Pochi chilometri e una deviazione sulla sinistra indica il Castello di Nipozzano, uno tra i più potenti fortilizi medievali del contado fiorentino. Posto al centro di un piccolo borgo murato, domina la confluenza tra Arno e Sieve. Oggi è il cuore dell'attività enogastronomica della famiglia Frescobaldi. Poco più avanti, la direzione da seguire è quella per il gradevole borgo medievale di PÉLAGO, teatro ogni estate del suggestivo On The Road Festival, la grande festa degli artisti di strada (mimi, giocolieri, musicisti).

Si riparte da Diacceto, dove l'antico castello dei Cattani, poi trasformato in villa neorinascimentale. è ora sede del municipio. Lo scenario cambia gradualmente dalle viticolture in paesaggio montano, mentre si procede verso l'ombreggiata località di villeggiatura della CONSUMA (1 023 m): qui, per una sosta stuzzicante, ottime le schiacciate farcite dello Chalet il Valico o. Le traiettorie del Passo della Consuma (1 060 m) sono state teatro di un importante capitolo nella storia motoristica sportiva: la Coppa della Consuma, avvincente gara di velocità in salita, che venne proibita a seguito di un incidente mortale. Tornati indietro di circa 1 km, si svolta sulla provinciale per Vallombrosa. La strada prosegue sinuosa: al km 17,3 una diramazione a destra porta alla chiesetta di S. Miniato in Alpe (1786). Raggiunto il km 22,s si è a Vallombrosa, dove visitare I'abazia e l'arboretto della Riserva biogenetica naturale di Vallombrosa. In estate il grande prato attorno all'eremo di Vallombrosa e la vicina SALTINO, riposante agglomerato di villette sparse nei verde della natura, sono luoghi ideali per chi cerchi refrigerio. 

ValdarnoLa ripida discesa verso REGGELLO, nato nel '300 come mercatale sulla Cassia antica, è caratterizzata da ampie vedute panoramiche sul Valdarno. Il paesaggio muta continuamente: ora montano e solitario, ora segnato da pittoreschi fenomeni di erosione argillosa o caratterizzato dall'opera dell'uomo, con le grandi vie di comunicazione Autostrada del Sole e Direttissima ferroviaria ben visibili. La vocazione industriale del territorio è testimoniata dalla presenza diffusa delle sue aziende attive nei settori alimentare, tessile, dell'abbigliamento, delle calzature, estrattivo, chimico, di trasformazione dei metalli ed elettromeccanico. 

Superato il paese di Donnini si rientra a sinistra sulla 5569. Rignano sull'Arno non presenta particolari motivi di sosta e quindi si prosegue fino a INCISA IN VAL D'ARNO, con il castello risalente al 1223 e la pieve romanica dei Ss.Vito e Modesto a Loppiano (XIII sec.), una delle più antiche del Valdarno Superiore. Conclude l'itinerario FIGLINE VALDARNO, borgo agricolo e industriale che vanta un centro storico di notevole interesse: sulla piazza Marsilio Ficino si affacciano le logge seicentesche dell'ex Spedale Serristori e la collegiata di S. Maria (XIII sec.); prendendo vicolo Libri si incontra il trecentesco Palazzo Pretorio. poi la chiesa gotica di S. Francesco. Nei dintorni il santuario di Ponterosso, del tardo '500.

CHIANTI FIORENTINO E VAL DI PESA

Chianti FiorentinoLa parola Chianti è da sempre garanzia di forme e colori in perfetto equilibrio armonico: affascinanti colline e vini di qualità. Il paesaggio varia continuamente, amalgamando con maestria olivi, viti, viali di cipressi e bosco misto. Disposte poi con gusto si trovano incantevoli coloniche, ville, castelli. antiche chiese I e piccoli borghi. Citinerario spazia alternando il Chianti Fiorentino alla Val di Pesa, ambienti molto omogenei fra loro. Raggiunto da Firenze l'abitato del GALLUZZO, la sinuosa SP4 accompagna fino al borgo di MONTESPÉRTOLI, dove spicca il castello degli Acciaioli, ora adibito ad agriturismo. L'appuntamento è con la Mostra mercato del vino Chianti, dall' ultima domenica di maggio alla prima di giugno. 

 La rotta prosegue a est verso SAN CASCIANO IN VAL DI PESA, conosciuto per gli ottimi vini e l'olio extravergine: la sua chiesa di S. Maria del Prato (1 304) possiede un patrimonio artistico fra i più consistenti della provincia fiorentina (via Morrocchesi; visitabile su richiesta: suonare al n. 72). Questa è la patria della famiglia Antinori, il cui Chianti Colli Fiorentini docg è famoso in tutto il mondo. Una pausa durante la passeggiata nella via centrale pedonale è una buona occasione per un caffè, seduti a uno dei tavolini dei bar all'aperto. E, la SS 2 Cassia a toccare l'abitato del Bargino, con breve deviazione sulla sinistra per vistare il borgo fortificato di MONTEFIRIDOLFI. Curve ampie e veloci puntano in direzione Tavarnelle Val di Pesa, un tempo centro agricolo. oggi industriale. Subito oltre San Donato si svolta a destra verso il Chianti Fiorentino dove ci introduce BADIA A PASSIGNANO (055807 / 622; visito su richiesto dom pomenggio) che fu una tra le case religiose più ricche della Toscana. Proseguendo per PANZANO IN CHIANTI l'attenzione è per i'antica pieve di S. Leolino (visite su richiesta: suonare). Personaggio del luogo è il macellaio poeta Dario Cecchini. Si continua a evitare l'arteria chiantigiana a favore delle piccole strade di campagna, facendo rotta per VOLPAIA, elegante borgo in pietra sede dell'omonima cantina. Lasciato alle spalle un breve tratto di strada bianca (SPI 12) torna I'asfatto in direzione dei Monti del Chianti. L'itiinerario sconfina nella provincia di Siena, toccando RADDA IN CHIANTI e la preziosa BADIA A COLTIBUONO, che Si incontra circa 6 km dopo avere imboccato la 55429 (vedi pag 309). La 55408 risale verso nord con il Parco naturale di Cavriglia, 600 ettari di bosco tra Chianti e Valdarno che offrono strutture per vacanze a contatto con la natura (trekking, equitazione, birdwatching). Da Castelnuovo dei Sabbioni si seguono le indicazioni per Greve in Chianti. Il prolungamento della rotta sulla SP68 fino a DUDDA propone piacevoli traiettorie curvilinee e un continuo mutare del paesaggio.

VALDELSA DA EMPOLI A CERTALDO

ValdelsaPercorrendo la 55429, che costeggia il fiume Elsa a sud di Firenze, si entra nel territorio della Valdelsa. Malgrado l'indole industriale, la cittadina di Empoli invita a soffermarsi per visitare le sue opere d'arte. Si riprende in direzione Ponte a Elsa. sulla SS429. All' altezza di Molin Nuovo, deviando a sinistra per il borgo di MONTERAPPOLI si giunge alla pieve di S. Giovanni Evangelista (visite su appuntamento: 057 15895 19). interessante realizzazione romanico - lombarda datata 1 165. Superati gli abitati di Brusciana e Fontanella, CASTELFIORENTINO offre motivo di una sosta per la visita del Santuario di S.Verdiana, del 1236 circa, ma trasformato nel '700 con armoniosa integrazione delle arti: un portico anticipa la vista della vivace facciata barocca ornata di statue; affreschi sei - settecenteschi decorano l'interno (057 164096; lun-ven 8-12. tranne lug-ago; sab-dom 8- 12 e 17-19) Altra deviazione a sinistra, in aperta campagna, per il castello di Oliveto ( 1424), che fu dei Pucci e poi dei Guicciardini. Circondato da un'infinità di olivi e protetto da fossati, mura e quattro torrioni merlati, oggi è gestito da un'azienda che offre vacanze agrituristiche e raffinate degustazioni. Ripresa la rotta, pochi chilometri ci separano ormai da Certaldo.

IL MUGELLO

MugelloÈ la ritmata SS 65 a puntare la valle del Mugello, lasciandosi alle spalle Firenze. Con la rinascita del granducato di Toscana la strada Regia Postale Bolognese prese il posto della vecchia via che si inerpicava sul monte Morello attraverso Poggio Starniano, favorendo lo sviluppo dei picco1 comuni mugellani. Circa 6 km prima dell'abitato di VAGLIA si raggiunge la frazione di PRATOLINO, rinomata per :l Parco di Villa Demidoff. Per spaccati di vita sociale e di paese, l'appuntamento è al bancone di Bar , tra pane, prosciutto e  aperitivi. 



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