Provincia di Pescara
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Alla foce del fiume omonimo, Pescara è una città prevalentemente moderna, ma che racchiude due diverse anime: quella dell’antica Pescara( ora quartiere Porta Nuova) a sud del porto-Canale, e quella di Castellamare adriatico nord. Una natura ancipite ancora oggi percepibile nei due nuclei sulle opposte rive, che la fusione dei due originali comuni non ha cancellato: più commerciale e popolare il primo, più signorile turistico-balneare il secondo. La fusione avvenne nel 1926, con la nomina a capoluogo di una piccola provincia ricavata da quelle di Teramo e Chieti. Porto dei vestini e dei marruccini in età preromana, l’abitato antico era conosciuto come Aternum, il nome del fiume. Rari i ritrovamenti archeologici dell’epoca: l’attuale piazza Garibaldi viene identificata con il foro; sempre a sud del fiume, resti di mura, botteghe, pavimenti musivi. Ben poco rimane anche della Pescara delle epoche successi vive: il bagno penale, la casa di D’Annunzio e la pineta D’Avalos( o dannunziana). Di Castellamare adriatico stretta fascia di terra tremare le colline, culminante con il santuario della Madonna dei sette dolori, sono testimoni gli ampi e signorili viale regina Margherita e Bovio ,dove si ammirano alcuni villini e palazzi dei primi del novecento. Al 1934 risale il monumentale ponte Risorgimento che unisce i due nuclei cittadini; nel 900 vengono realizzati palazzi lungo corso Vittorio Emanuele, la principale arteria viaria longitudinale. In lato Porta Nuova viene costruito il tempio della Conciliazione cuore religioso della giovane città; in lato Castellamare Adriatico sorgono i grandi edifici civili del Comune e della provincia, che formano un’ampia piazza di rappresentanza( Piazza dei Vestini, oggi Italia), vero centro civico. Duramente colpita dalla seconda guerra mondiale ,Pescara conosce dagli anni 50 del 20º secolo un periodo di forte inurbamento di sviluppo .crescono anche i centri limitrofi a vocazione turistica-Montesilvano, Città Sant’Angelo- e industriale-nell’ entroterra verso Chieti-a non mancano interventi discapito delle aree verdi che circondano il capoluogo;la pineta dannunziana sud e la pineta S. Filomena Nord Una ripresa della volontà di affermazione della città è segnata dalla costruzione della nuova stazione centrale, negli anni 80 del Novecento, e dalla ristrutturazione dell’ex Aurum come centro funzionale e culturale nel primo decennio del nuovo secolo. L’itinerario prevede la visita della città lungo due distinti ma contigui percorsi. Il primo propone l’esplorazione di quel che fu castellamare adriatico, borgo rurale e dell’edilizia oggi completamente sostituita:da piazza 1 maggio percorre corso Umberto I e oltrepassata la stazione centrale, si dirige verso il santuario della Madonna dei sette dolori; prosegue lungo corso Vittorio Emanuele II per raggiungere piazza Italia, cuore cittadino, con i palazzi del governo e di città. Una breve deviazione sulla sinistra conduce alla chiesa di Sant’Andrea mentre prendendo via Paolucci, lungo il porto-canale, si arriva al museo del mare. Il secondo percorso, attraversato il porto-Canale, s’inoltra nell’antica Pescara, oggi contrassegnata dal nome di Porta Nuova. Vi si visitano prima il museo delle genti d’Abruzzo e poi la casa di Gabriele D’Annunzio. Oltre piazza Garibaldi, all’inizio di viale D’Annunzio, sulla sinistra si incontra il tempio della Conciliazione. Più avanti, percorsa via Vittoria colonna, si giunge al museo civico <<Cascella>>. Proseguendo per via Marconi e via della pineta, si arriva alla pineta dannunziana e ha rinnovato complesso dell’ ex Aurum la ricognizione dei dintorni della città si completa con un itinerario automobilistico lungo la riviera nord che, dopo aver attraversato la riserva naturale di Santa Filomena, aggiunge Montesilvano per poi addentrarsi in un abitato di città Sant’Angelo.
MARE
20 km di ampie spiagge e dei fondali bassi. Il litorale della provincia di Pescara è uno dei meglio attrezzati dell’Adriatico centrale. A fianco della città più frenetica della regione, il lungomare si presenta come un luogo ideale per passeggiare: un larghissimo un larghissimo marciapiede piantumato apparve, una pista ciclabile, stabilimenti attrezzati, gelaterie, caffè, ristoranti. Al confine con il comune di Montesilvano, la riviera naturale pineta di Santa Filomena, formata quasi esclusivamente da pini d’aleppo, si stende per 20 ha su un fronte litoraneo di 3 km il corpo forestale vi ha aperto un centro recupero rapaci