Provincia di Rimini
Provincia di Rimini : mare, collina, montagna, arte, storia cultura, dove dormire, dove mangiare. Organizza la tua vacanza attraverso le visite virtuali del territorio ed ottieni informazioni certe e dettagliate sulle strutture ricettive presenti nella Provincia di Rimini
La provincia di più recente istituzione è nata in virtù del D. L. n. 252 del 6.3.1992, mediante scissione della provincia di Forlì, ora Forlì-Cesena. Il suo territorio occupa l’estrema parte sud-orientale della regione ed è costituito dalla porzione meridionale della costa romagnola e dalle valli solcate dai fiumi Marecchia e Conca. Oltre che col mare Adriatico e la provincia di origine, confina con le Marche (per l’esattezza, con la provincia di Pesaro e Urbino), nonché, a ovest, con la Repubblica di San Marino. La maggior parte dei 20 comuni che la compongono occupa i rilievi collinari dell’immediato entroterra, che disegnano un paesaggio dolcemente ondulato, quasi mai aspro, e dalle quote che superano raramente i quattrocento metri. L’andamento altimetrico e l’influsso del mare contribuiscono alla gradevolezza del clima, che tanta parte ha avuto nello sviluppo socio-economico della provincia. Nello stemma provinciale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, in campo di cielo, una cocca d’oro che naviga nelle acque di un mare azzurro, munita di quattro vele d’oro, bordate di rosso, dell’albero e del sartiame. Il bastimento è rappresentato nella forma effigiata nel tempio malatestiano di Rimini da Agostino di Duccio. Abitata sin dall’età del ferro, conserva ancora, nelle rocche e pievi sparse sul territorio, rilevanti testimonianze del Medioevo, che ebbe nei casati dei Malatesta e dei Montefeltro gli interpreti principali. Anche del Rinascimento restano tracce considerevoli, soprattutto nell’arte sacra; in epoca più recente, le vicende storiche dell’area sono legate allo Stato pontificio. Pochi altri luoghi in Italia esprimono con altrettanta efficacia la vocazione al soggiorno balneare, ponendosi come meta di un poderoso flusso turistico anche internazionale (nel solo capoluogo di provincia si contano centinaia di strutture ricettive). La capacità di iniziativa degli imprenditori locali e le favorevoli condizioni climatiche hanno fatto in modo da sostenere la domanda anche durante il periodo invernale; la provincia si propone così anche come polo congressistico ed è ormai famosissima per le opportunità rivolte agli amanti delle discoteche e dell’intrattenimento notturno in generale. Naturalmente anche i comuni dell’entroterra risentono degli effetti positivi di tale vivacità economica, soprattutto sul piano occupazionale e dello sviluppo del terziario.
MARE
La zona a mare di Rimini è la parte più conosciuta della città, con la lunga passeggiata di negozi, bar, locali e bazar e con la spiaggia più grande del mondo, organizzatissima, accogliente, sabbiosa, balneabile e con una discesa a mare graduale e priva di rischi, ideale per famiglie, con i bagnini di salvataggio sempre vigili per garantire una tranquilla balneazione. Dimora dei Romani e dei Malatesta, sede dell'arco d'Augusto e del tempio dell'Alberti, anticamente Rimini ebbe, con il mare e con la spiaggia, un rapporto distaccato e diffidente. Dal mare giungevano infatti pirati ed incursioni di sconosciuti, e l'unico punto di raccordo era il porto sul fiume Marecchia, cinto da mura e per questo quasi estraneo alla città cinta. Fino alla fine del Settecento, al mare si giungeva pertanto soltanto avventurandosi in lunghe camminate fuori dalle mura della città, tra gli acquitrini, le dune e le sterpaglie che formavano la spiaggia d'allora.La prima notizia di un bagno di mare a Rimini risale all'agosto 1790, quando un'affascinante donna dai capelli rossi di origine irlandese, moglie del romano marchese Rondanini, si stabilì a Rimini per quindici giorni , per una terapia marina alla maniera inglese. Si trattò della prima turista straniera a tutti gli effetti, la prima di una serie infinita di turisti che ormai da due secoli popolano la Riviera. Nonostante la spiaggia fosse allora priva di qualsiasi conforto e attrezzatura e nonostante in Italia ancora non fosse nota la balneoterapia, le cronache riminesi di allora cominciarono a registrare la presenza di personaggi illustri già nella prima metà dell'Ottocento. Nel settembre 1817 Luigi Bonaparte, fratello di Napoleone ed ex re d'Olanda, si fermò cinque giorni a Rimini ed il 30 agosto 1823, suo fratello Luciano Bonaparte e le donne del suo seguito, si recarono sulla spiaggia. Il 1° luglio 1843, infatti, il cardinale Luigi Vannicelli Casoni inaugurò il primo Stabilimento balneare dell'Adriatico, la cui costruzione fu finanziata da Claudio Tintori e dai conti Alessandro e Ruggero Baldini. Il il primo Stabilimento balneare dell'Adriatico era costituito da sei elementari camerini su palafitte, posti in mare e collegati alla terra da una passerella. Questo fu il germe della fondazione di una località destinata a diventare metropoli e meta di turisti italiani e stranieri.Nella seconda metà del secolo scorso, la villeggiatura al mare iniziò a far parte delle vacanze della nobiltà e delle classi agiate di tutta Europa e la riviera riminese si rinnovò completamente. Nel 1869 il Municipio, compresa l'importanza del turimo balneare per la crescita della Città , rilevò lo Stabilimente Tintori-Baldini e affidò la progettazione e la direzione di un nuovo "Grandioso Stabilimento Balneare" a Paolo Mantegazza, illustre medico e fisiologo e soprattutto grande divulgatore di idee. Mantegazza diresse il nuovo Stabilimento riminese fino al 1879, dopodiché fu sostituito da un altro noto medico,Augusto Murri, il quale fu una presenza certamente più simbolica che necessaria in quanto i bagni erano sempre meno luogo e strumento terapeutico e sempre più frequentemente pretesto per villeggiature e vacanze. Grazie a Paolo Mantegazza e alla sua "filosofia" si deve quindi la nascita di quell' idea balneare che a Rimini ebbe la sua prima sperimentazione e cioè: vacanza = salute + divertimento. Questo impianto, inaugurato il 1 luglio 1873, era composto da un impianto in stile neoclassico costituito da due palazzi laterali con eleganti saloni per la conversazione, per il gioco, la lettura e le danze, raffinate camere per i turisti forestieri , una piattaforma con pagoda alla cinese per i bagni in mare e da uno stabilimento idroterapico. La Piattaforma veniva ogni anno montata su palafitte, a poca distanza dalla riva e sempre nello stesso punto, al centro della riviera, divenuta emblema del mito adriatico e presente nelle fantasie di mezzo mondo come fulcro dell'idea di mare per il significato che racchiudeva e che sapeva trasmettere in modo efficace e straordinario. Rappresentava infatti una strada verso l'orizzonte, il punto finale di una strada ideale che dalla terra, dalla pianura padana e dall'Europa intera, portava fino al mare.Dagli anni Settanta dell'Ottocento, lo stabilimento riminese divenne il primo d' Italia in maniera incontrastata e, attorno ad esso, al posto di acquitrini e dune, nacque, in meno di cinquant'anni, una nuova città costituita da eleganti villini e popolata, durante il periodo estivo, da vacanzieri desiderosi, più che di terapie, di svaghi e piaceri. Tratto da http://www.riminimare.it/ C’è chi sostiene che la spiaggia sia da ammirare d’inverno, quando quella larghissima fascia di sabbia è sgombra da tutto e si confonde con l’orizzonte del mare. Il suo fascino è indubbio e permette un contatto con la natura e un’infinità dello sguardo che non ha eguali. Anche le stagioni di mezzo non sono da meno, e la passeggiata dona incanto e stupore. Tanti però amano questo tratto di costa quando esso è al culmine della sua occupazione, quando esplode l’afflusso turistico e il tutto si colora di strutture iridescenti e si carica di rumori e suoni. La Riviera di Rimini è da sempre meta di vacanzieri che cercano incontri, emozioni, e tanto altro, che essa è in grado di offrire senza mai deludere. La nostra è una spiaggia che accoglie, abbraccia, conquista, costringendo a ritornare. La sua caratteristica sabbia finissima, dorata, la rende comoda e accogliente, soprattutto per le famiglie con bambini ma anche per i giovani che vogliono divertirsi giocando e buttandosi nella mischia dei tanti passatempi e per gli anziani che comodamente possono stare riparati sotto l’ombrellone e bagnarsi di tanto in tanto in un mare per nulla insidioso, anzi alla portata di tutti avendo il fondale basso e digradante. La spiaggia, negli anni, si è sempre più trasformata e arricchita di proposte e opportunità. Quanta diversità dal tempo in cui c’erano le dune coi canneti, le tamerici e le erbe selvatiche e giungeva qualche timido villeggiante vestito da capo a piedi intento solo a respirare l’aria di mare. Un tempo risalente alla seconda metà dell’800 quando nacquero i primi stabilimenti, che viene ricordato da foto in bianco e nero cariche di fascino. Oggi tutto è cambiato e tutti possono godere dei benefici del mare. Gli ombrelloni, le tende e i lettini si sono trasformati fino ad offrire docce incorporate, musica e molto altro. Bar, gelaterie, chioschi, ristoranti, anche per un rapido spuntino sono aperti tutto il giorno. E per godersi il mare pedalò, che ha sostituito il vecchio moscone in legno, barche a vela, catamarani, moto d’acqua, vela, wind e kite surf, insomma ce n’è per tutti i gusti. Anche la gita al largo, per vedere i delfini, per godersi il mare aperto sulle motonavi che ogni giorno solcano l’Adriatico e attraccano ai diversi pontili disseminati lungo l’arenile. Chi non vuole abbandonare la spiaggia può fare idromassaggi, ginnastica, danza, sotto la guida di insegnanti esperti, giocare a bocce, a beach volley, beach tennis, assistere agli allenamenti e alle gare di frisbee o di freestyle o ancora dedicarsi al bodybuilding o agli attrezzi in palestre all’aperto messe a disposizione dagli stabilimenti balneari. Tutto sotto l’occhio vigile del bagnino che, come nella migliore tradizione letteraria, qui è il tuttofare di fiducia. I più romantici possono godersi l’alba o il tramonto ascoltando il frangersi delle onde e il garrire dei gabbiani e i nottambuli possono cenare in spiaggia e ballare nei molti stabilimenti che fanno apprezzare il mare per tutto l’arco della giornata.