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Provincia di Roma

Provincia di Roma : mare, collina, montagna, arte, storia cultura, dove dormire, dove mangiare. Organizza la tua vacanza attraverso le visite virtuali del territorio ed ottieni informazioni certe e dettagliate sulle strutture ricettive presenti nella Provincia di Roma

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campidoglioA differenza di altre blasonate città e metropoli, Roma possiede un centro storico molto particolare. Più che una zona precisa, si distinguono infatti più centri, ognuno dei quali ha una sua motivazione storica e culturale, urbanistica e sociale. Il capitolo tocca molti di questi punti sulla mappa dell'enorme area monumentale che si estende nel cuore di Roma. Anzitutto il Campidoglio, alto sopra la piana del Foro Romano, là dove per più di 1200 anni si sono tenute le redini del regno, della repubblica. dell'impero. Dopo il tramonto della potenza continentale di Roma, sarebbero trascorsi solo alcuni secoli di abbandono prima che il Campidoglio tornasse di nuovo a essere il centro della città: fu qui che alla fine del medioevo ricominciò a pulsare il cuore civile di Roma, contrapposto in un certo senso al possente battito di quello religioso, che nei secoli si sarebbe spostato dal Laterano verso S. Pietro e il Vaticano. Il secondo itinerario collega direttamente questo nucleo al polo di S. Giovanni, lungo un percorso punteggiato di rovine romane e di chiese che, nel medioevo e nel rinascimento, segnavano le vie seguite dai cortei papali. Due dei famosi sette colli 'fatali' su cui è sorta la città sono il punto di partenza e di arrivo del quarto percorso che, salendo nella verde quiete dell'Aventino e del Celio, mostra l'esistenza a Roma di zone e stili di vita completamente diversi, sempre comunque immersi in un'atmosfera e in un decoro storico di grande pregio e suggestione. Un'altra tappa del viaggio alla scoperta della capitale si allontana da questi quartieri lungo la strada diretta verso il mare, la via Ostiense: questo tracciato si snoda nella città industriale che. nel m e nel xx secolo. aveva il suo cuore pulsante tra magazzini. centrali elettriche e fabbriche, e nell'andirivieni dei battelli commerciali sul ~eve;. Fino a raggiungere un'altra grande basilica della cristianità: l'imponente chiesa dedicata a san Paolo. Esplorando il rione Monti si entra nel cuore di un' altro dei centri cittadini. Intorno alla stazione Termini ruotano infatti i quartieri 'piemontesi' di Roma, realizzati per rendere la nuova capitale del regno all'altezza delle metropoli europee di fine '800. E in un cerchio che non si arresta mai, proprio la piazza dedicata a Vittorio Emanuele Il, epicentro della Roma sabauda, è il fulcro della città multietnica di oggi, circondato da vie in cui spesso è difficile trovare un ristorante italiano o una drogheria, e dove gli odori e i linguaggi dei nuovi romani si mescolano creando sensazioni insolite.

NEL CUORE DEL BAROCCO

Barocco romanoRoma e una città di cui è difficile a prima vista cogliere la forma e la struttura. Un turista in visita farà quindi fatica a immaginare quale sia il centro di un organismo urbano che, nel corso della sua lunga vita, di centri ne ha avuti molti. Lasciate le grandi aree archeologiche dove si può localizzare sia il centro dell'urbe antica sia quello del comune medievale - lo sguardo si volge verso una zona ampia e complessa. Definita dagli urbanisti con il nome di 'ansa barocca', questa comprende un'ampia area, delimitata approssimativamente da via del Corso e dalla curva disegnata dal Tevere. Qui, dove la città medievale e rinascimentale crebbe e mutò infinite volte, si trova un ennesimo centro di Roma. Tra Pantheon, piazza Navona e Campo de' Fiori si può passeggiare per giorni in un ambiente urbano che è senza dubbio il più ricco di tesori artistici e culturali al mondo. Colpisce il numero impressionante di chiese: famose o sconosciute anche ai romani più attenti, aperte o chiuse tranne che per una o due ricorrenze annuali. Ma accanto alle tracce della potenza della Chiesa, la Roma qui descritta è anche la città dei palazzi nobiliari, delle collezioni di dipinti e statue, dei rioni storici. Anche se la divisione urbana del passato oggi non ha più lo stesso significato, i rioni attraversati in questo capitolo corrispondono alle zone più importanti della Roma del passato. Tra questi c'è il rione Colonna, a cui dà il nome la colonna di Marco Aurelio; ne fa parte una sezione del Campo Marzio della Roma classica, al quale peraltro è dedicato l'omonimo rione. Sant' Eustachio è detto anche 'rione delle cupole', per la sua straordinaria concentrazione di palazzi e chiese. L'area del Pantheon, del Gesù e delle chiese di S. Maria sopra Minerva e di S. Ignazio appartiene al rione Pigna, il cui stemma raffigura la pigna proveniente dal tempio di Iside e Serapide, usata dapprima come fontana davanti alla vecchia S. Pietro e poi sistemata in uno dei cortili dei Palazzi Vaticani. Oggi la distinzione tra rioni antichi e moderni è difficilmente percepibile- se non ci fossero le targhe che segnalano il passaggio da una zona all'altra- tanto la fitta urbanizzazione postunitaria ha progressivamente esteso fino alle Mura Aureliane il centro storico. Lasciando infine il cuore di Roma, concludono il capitolo gli itinerari dedicati al grande spazio verde di villa Borghese (che racchiude anche straordinari tesori d'arte ) e all'area circostante, con le più significative strutture architettoniche moderne e contemporanee della città il Foro Italico, I'Auditorium e il modernissimo MAXXI.

TRASTEVERE E GIANICOLO

gianicoloQuando l'estensione di Roma si ridusse al centro storico, la riva destra del Tevere - che in epoca imperiale ospitava alcune grandi ville e strutture pubbliche - venne abbandonata, a eccezione della basilica di S. Pietro, con la sua serie di ospitali e strutture di accoglienza per i pellegrini, e delle chiese di S. Maria in Trastevere e S. Cosimato. Durante il rinascimento però fiorirono di nuovo ville e giardini di grande bellezza, che occupavano le pendici del Gianicolo, giù fino al fiume. Poi nacque Trastevere, quartiere popolare a cui è legata buona parte della tradizione romanesca, con i suoi stretti vicoli e le piazzette illustrate da migliaia di vedute di viaggiatori affascinati da Roma. Le rive del fiume videro successivamente sorgere le sedi di grandi istituzioni papali, come S. Michele a Ripa Grande, Regina Coeli e altri conventi e case di clausura e pena. Fino a che, dopo la proclamazione della nuova capitale d'Italia, il quartiere venne tagliato da viale di Trastevere. Quartiere romanesco ma cosmopolita (qui si trovano l'Accademia di Spagna e un'università americana), Trastevere è uno specchio delle contraddizioni di Roma: accogliente e animato, è sempre più vittima del traffico e del degrado, che non sembrano essere combattuti a sufficienza dall'amministrazione cittadina. Più in alto, dove termina Trastevere, ha inizio il pendio del Gianicolo, che sale fino alla statua di Garibaldi: uno dei punti panoramici più affascinanti di Roma. Il Gianicolo è un'ampia oasi verde, che ruota attorno alla grande estensione di Villa Doria Pamphilj, una delle più ampie e frequentate di Roma.

CITTA' DEL VATICANO

città del vaticanoL'11 febbraio 1929, con i Patti Lateranensi, la Città del Vaticano viene riconosciuta come Stato indipendente sotto la sovranità del papa: il più piccolo Stato del mondo (appena 0,44 km2 di superficie, con poco più di 500 abitanti), con moneta (i'euro vaticano), francobolli, quotidiano, stazione ferroviaria, telecomunicazioni e polizia propri. Esso include la basilica di S. Pietro e la piazza antistante, il complesso dei Palazzi Vaticani con i musei, i giardini e altri edifici. Fanno inoltre parte di questo Stato le altre tre basiliche patriarcali di S. Giovanni in Laterano, S. Maria Maggiore e S. Paolo fuori le Mura con gli edifici annessi, i palazzi della Cancelleria, di Propaganda Fide e dell'ex vicariato, l'ospedale del Bambino Gesù e il palazzo pontificio di Castel Gandolfo. Il complesso vaticano ha costituito sin dalle origini un nucleo a sé stante rispetto alla città: si è configurato nell'arco di diciassette secoli con motivazioni insieme ideologiche e funzionali, che testimoniano l'intenzione di realizzare la residenza del vicario di Cristo come cittadella della fede, della sapienza, della bellezza. 

 Necropili Vaticana-storia:  Nel periferico ager Vaticanus, di proprietà imperiale, Caligola eresse un circo dove Pietro subì il martirio e. sulla vicina necropoli che ne includeva la tomba, intorno al 320 Costantino fondò la basilica dedicata all'apostolo. La residenza del papa era allora a Palazzo Lateranense; presso S. Pietro ne sorse un'altra, molto modesta, al tempo di papa Simmaco (501-506). In seguito al saccheggio della basilica operato dai saraceni (846), Leone IV innalzò la cinta muraria a difesa del complesso. Eugenio III eresse un palazzo, ampliato da Innocenzo III con fabbriche per la curia e i servizi; Niccolò III aggiunse nuove sale di rappresentanza, la cappella palatina (dove sorgerà la Sistina), lei6gge e un giardino recintato; inoltre collegò il palazzo a Castel S. Angelo tramite il 'passetto' o 'corridoio' impostato sulle Mura Leonine. Con il ritorno dei papi da Avignone il Vaticano divenne residenza pontificia stabile, ma solo da metà '400 si ebbe la ripresa in grande scala dei lavori: Niccolò V concepì un grandioso progetto urbanistico ed edilizio, rimasto in gran parte sulla carta. Si ipotizzò la sostituzione della basilica costantiniana, si aggiunse un'altra ala al palazzo pontificio (nel quale Beato Angelico affrescò la cappella di Niccolò V); si pensò anche al sistema difensivo di cui fu realizzato solo un tratto. A Sisto IV si devono la fondazione della Biblioteca Apostolica Vaticana e la Cappella Sistina; a Innocenzo VIII la costruzione del Belvedere; ad Alessandro VI la poderosa torre Borgia e la decorazione dell'appartamento omonimo. Per Giulio Il, Bramante diede avvio alla ricostruzione totale della basilica e progettò il grandioso cortile del Belvedere e le logge su tre piani; Michelangelo affrescò la volta della Sistina. Per Paolo III lo stesso Michelangelo eseguì il Giudizio universale e gli affreschi nella Cappella Paolina, creata da Antonio da Sangallo il Giovane come pure la sala Regia e la nuova cinta bastionata, rimasta interrotta, con la porta S. Spirito. Basilica di San PietroEntro il primo quarto del '600 furono sostanzialmente completate sia la basilica sia la residenza papale, sacrificando alla funzionalità le concezioni spaziali di Michelangelo e Bramante. Sisto V, ricorrendo a Domenico Fontana, ultimò la Cupola, trasportò &l luogo attuale I'obelisco, costruì il nuovo palazzo pontificio e il corpo della biblioteca che interruppe il cortile del Belvedere. Paolo V, optando definitivamente per la croce latina, fece prolungare da Carlo Maderno la basilica ed eresse la facciata. Urbano VIII, con Gian Lorenzo Bernini, iniziò il fastoso allestimento dell'interno di S. Pietro, completato dallo stesso artista sotto Innocenzo X e Alessandro VII. A quest'ultimo si deve la più spettacolare manifestazione del trionfalismo barocco, l'immensa piazza ellittica porticata il cui braccio destro conduce, oltre il portone di bronzo, all'apoteosi della scala Regia. Tra i numerosi interventi novecenteschi. attuati dopo la creazione dello Stato della Città del Vaticano, spiccano il nuovo monumentale ingresso ai musei, l'edificio della Pinacoteca Vaticana, l'aula delle Udienze pontificie intitolata a Paolo VI, la nuova ala per i musei ex Lateranensi.


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